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Spa in inverno. L’energia verde dei Druidi e lo yoga celtico al Forestis Dolomites.

Scegliere un’essenza  di legno in base alla propria personalità, bere drink aromatici di erbe fatti con il fuoco, provare la cucina con gli ingredienti del sottobosco e trovarsi in uno stato di ben-essere in foresta. Tra esperienze rigeneranti giocate sul numero 4.

Inauguriamo con il Forestis una rubrica dedicata alle spa (declinate secondo le stagioni), funzione che sta acquisendo sempre più importanza all’interno dell’hotel. Ci condurrà alla scoperta delle spa italiane Raffaella Dallarda, spa specialist, già autrice di E-SPANSIVA (50 migliori spa italiane) e inserita da Forbes nell’elenco delle 100 donne più influenti d’Italia nel 2023.

Il “Benessere in Foresta” richiama l’antica tradizione nordica della cura del sé, a contatto con le conifere delle foreste alpine, abitate 2.500 anni fa dai custodi della cultura celtica, i Druidi, che crearono i loro sacri templi-bosco, dove rigenerarsi, nel legame profondo con gli alberi, le forze della natura e le essenze arboree autoctone.

In questo luogo i quattro elementi naturali si fondono con l’arte dell’architettura dando vita a qualcosa di molto profondo.

Teresa e Stefan

Il Forestis Dolomites dimora sulle vibrazioni di guarigione naturale di questo luogo, a 1800 metri, nato da un antico edificio liberty in legno, progettato dall’architetto Otto Wagner, e custodito dal 1912 dalla monarchia asburgica come sanatorio polmonare e rimasto fino agli anni Cinquanta un rifugio per sacerdoti in cerca di riparo.

Il magico panorama dalla penthouse.

Nel 2000 Alois Hinteregger, da generazioni nel settore alberghiero altoatesino e proprietario di una malga sul monte Plose, scoprì quello che sembrava divenire un perfetto ritiro per ritrovare sé stessi. Aperto nel 2020, il luxury retreat con 62 suite è gestito dal figlio Stefan Hinteregger e dalla moglie Teresa, general manager, che tutto l’anno offrono agli ospiti un’esperienza unica, di autentica rigenerazione dello stato di ben-essere.

Il desiderio profondo della proprietà era quello di costruire in altezza, non in larghezza, seguendo l’orientamento degli alberi. Il progetto architettonico è stato diretto da Armin Sader dello studio Asaggio, combinando l’evoluzione di nuovi blocchi di torri, collegate a un tunnel di vetro non visibile dall’esterno.

Energia verde dalle risorse naturali del territorio, politica no-waste, protezione del patrimonio culturale e della foresta, grazie a esperti degli alberi, inserimento meno impattante sul paesaggio sono stati i valori fortemente salvaguardati dai titolari.

L’unicità della scenografica spa del Forestis associa quattro elementi naturali di tradizione celtica – l’acqua sorgiva della Plose, la freschezza dell’aria di montagna, la luce solare naturale e il clima mite – ai quattro alberi locali: il pino mugo, l’abete rosso, il larice e il pino cembro.

La sala dove si pratica il Wyda, lo yoga dei Celti.

L’area spa offre una piscina panoramica in pietra, saune, silent rooms, un’area fitness e una dedicata alle sessioni di Wyda, lo yoga dei Celti, che veniva praticato nella foresta. Il centro benessere offre una linea cosmetica a marchio, creata con le essenze del bosco e una serie di esperienze uniche, che si fondano sui quattro alberi, i quattro legni terapeutici, le quattro pietre curative e le quattro frequenze dei sempreverdi.

Il Trattamento Signature è la “Cerimonia del Cerchio degli Alberi”, che si basa sull’intuito e il contatto e inizia con la scelta del legno terapeutico più adatto al proprio sentire, per riattivare le energie corporee e ripristinare l’equilibrio tra conscio e inconscio, attraverso una sequenza di rituali a beneficio di corpo e mente.

Il potere meditativo del fuoco era già conosciuto dai Celti che l’avevano inserito nei loro rituali e che accompagna al Forestis la preparazione dei drink, esaltati da erbe aromatiche, noci, bacche, arbusti, cortecce e aghi di pino.

Gli ingredienti della cucina del ristorante-teatro, progettato come un grande palcoscenico con disposizione a gradini per offrire privacy totale, arrivano dai boschi, dall’orto e dagli agricoltori della zona, sono raccolti e trasformati da una lavorazione naturale, dalla cucina creativa e moderna dell’Executive Chef Roland Lamprecht, che unisce la natura all’antica tradizione culinaria altoatesina. Secondo la “Filosofia del Gusto”, i piatti si trasformano in delizie del palato e abbracciano varietà, naturalezza e sostenibilità con la scelta e l’utilizzo efficiente e meticoloso delle risorse del sottobosco: funghi, erbe, piante e radici commestibili.

La disposizione a teatro del ristorante garantisce intimità a ogni tavolo.

Per gli amanti degli sport outdoor d’azione, vengono proposte attività sciistiche sul comprensorio della Plose, o delle località dei dintorni, tra Sellaronda, Alpe di Siusi e Plan de Corones, oppure splendidi percorsi dedicati a jogging e a mountain bike. La Fitness Room è sempre aperta per consentire di allenarsi individualmente in ogni momento della giornata, anche nella natura.

Collocato sul versante meridionale della Plose, il Forestis, grazie alla visuale e all’incontro dei quattro elementi naturali, permette a ogni ospite di scegliere questa destinazione per godere di  un vero “ben-essere in foresta”.

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ph. courtesy by Forestis Dolomites.
L’articolo Spa in inverno. L’energia verde dei Druidi e lo yoga celtico al Forestis Dolomites. proviene da We:ll Magazine.
Source: Hospitality News

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