La prima cosa che ci viene in mente, e con la quale non scendiamo a compromessi, è l’identità del posto che ti accoglie.
Se siamo in Italia, ad esempio, i prodotti da forno, le brioche, i biscotti, le torte, diventano forse la fornitura più importante. E, sinceramente, non importa l’eccessiva quantità, ma è la cura e la qualità delle proposte ad avere rilevanza maggiore. Una scelta varia ma non esagerata è sicuramente da preferire a tante alternative ma che nulla hanno da raccontare in termini di sapore e di ingredienti.
Latte e yogurt sono ancora un pilastro della nostra colazione, e anche un buon espresso e il cappuccino con la schiuma montata ad arte. A volte sono le cose più semplici, ma fatte bene, a fare davvero la differenza.
Nella tradizione italiana non possiamo che includere il pane. Negli ultimi anni si è assistito ad una tendenza specifica per la panificazione: abbiamo visto comparire pani di diverse forme (filoni o pagnottine), farine di svariati cereali, farina integrale, con i semi, senza lievito…insomma anche il pane, come i dolci da forno, ha la sua importanza.
Confetture buone, creme di nocciola e composte arricchiranno il pane. Se esso potrà poi anche essere tostato in attrezzature apposite, il risultato sarà ancora più fragrante e gustoso.
Per colazione continentale intendiamo il salato e tutto quello che un “cittadino del mondo” si aspetta di trovare: via libera quindi a uova, possibilmente sia sode che strapazzate al momento, il bacon (gli appositi sistemi che lo mantengono caldo sono l’ideale), i formaggi, gli affettati.
L’obiettivo migliore da perseguire forse è questo: il cliente estero deve essere soddisfatto dalla colazione internazionale e anche tentato di provare i prodotti e le tradizioni del luogo in cui soggiorna.
Identità territoriale e servizio continentale devono andare a braccetto, soprattutto in un hotel che lavora con il segmento congressuale.
Come già accennato per il pane, hanno sempre più seguito, tra tutti i buffet di colazioni in hotel nel mondo, gli alimenti proposti in ottica “salutistica”.
Parliamo di alimenti vivi che può farsi da solo il cliente come le centrifughe con frutta e verdure (meglio ancora gli estratti). Non devono mancare i semi oleosi, le bacche e in generale i prodotti biologici. Ci dovrebbero sempre essere alternative al latte di mucca come i latti vegetali: riso, soia, nocciola, avena etc…
E’ una tendenza che piace molto: sembra proprio che fare il pieno di antiossidanti e vitamine vive al mattino regali un risveglio migliore e più attivo.
Aldilà dei prodotti vivi e sani, come frutta e verdura da mangiare a pezzi o sotto forma di succo, è buona prassi preparare dolci e alimenti specifici per persone vegane, che aumentano ogni giorno di più in tutto il mondo.
Una strategia che ogni hotel dovrebbe adottare, per ragioni etiche ma anche commerciali, è quella di “coccolare” chi è celiaco o chi soffre di qualche allergia o intolleranza. La fetta di clientela, in questo senso, è sempre più vasta, e donare qualche attenzione in più, con prodotti specifici gustosi e di qualità stamperà nella mente del cliente il nome dell’hotel, ed egli se ne ricorderà a lungo.
Quindi dedicare una parte del buffet della colazione a questi alimenti, curando la varietà e il gusto è sicuramente un ottimo investimento.
E ora, diteci: cosa per voi non deve mai mancare in un buffet di colazione di un hotel?